• Pubblicata il
  • Autore: Franco
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Un capo duro ....molto duro - Imperia Trasgressiva

La situazione era davvero preoccupante, la mia azienda, accortasi che i dipendenti
passavano un po’ troppo tempo a cazzeggiare sui pc con internet aveva deciso
di correre ai ripari.
Il vecchio direttore che era addetto all’informatica era stato licenziato senza pietà ed
al suo posto è stato assunto un nuovo direttore con fama di duro, che aveva già scoperto già
un bel po’ di dipendenti pornofili nei suoi precedenti incarichi.
Capirete che, considerato il tempo che passavo a girovagare su internet alla
ricerca di grossi cazzi piantati nel culo di bei maschioni, ero decisamente
terrorizzato dalle conseguenze di quel cambio gestionale.
A dire il vero ero sempre stato molto accorto, ripulivo per bene il pc, ma ora
avrei dovuto rinunciare alla mia razione di trans quotidiana, e non sapevo
davvero come fare.
Non ne potevo fare a meno, era più forte di me, desideravo troppo ammirare
quei corpi armoniosi, lisci, con seni portentosi e chiappe toste, osservare
quelle superbe aste sormontate da turgide cappelle mi regalava un arrapamento
senza eguali, che spesso sfogavo nella linda toilette dell’ufficio, masturbandomi avidamente e gustando con sublime piacere lo sperma raccolto alla fonte dalla coppa delle mie mani!
Dopo una decina di giorni, mi ero un po’ tranquillizzato, anche perché diversi
colleghi che sapevo avere passatempi simili ai miei avevano ripreso le loro
attività senza alcuna conseguenza.
Fu questo a trarmi in inganno!
Quel mattino ero più arrapato del solito, probabilmente a causa della lunga
astinenza, così appena in ufficio, approfittando della stanza libera solo per
me, decisi di concedermi un po’ di sano e salutare divertimento trans!
Avevo cominciato da un po’a smanettare sui soliti siti di donne cazzute,
quando mi accorsi che la cartella dove ero solito salvare i filmati per
gustarmeli poi con calma con largo uso di fermo immagine, fantasticando di
essere trapanato da quei grossi arnesi, presentava una particolarità, alla
base aveva una manina!
Quel bastardo aveva messo la mia cartella di video trans in condivisione!
Mi aveva sputtanato in diretta davanti a tutto l’ufficio, e dire che in
realtà, non avevo mai avuto il piacere di gustare un bel cazzone!
Mi sarei portato appresso per tutta la vita la fama di rottoinculo denza
esserlo mai stato, almeno praticamente!
Mi venne un mancamento, mi sentivo di merda e mi veniva da piangere, mi alzai
sconvolto dalla scrivania e corsi in bagno, chiudendomi dentro uno dei vani
dei wc.
Mentre mi tormentavo le unghie per il nervosismo, chiedendomi come fare per
rimediare a quella situazione di merda, sentii dei passi decisi avvicinarsi al
bagno.
Qualcuno era entrato ed aveva richiuso a chiave dietro di sé la porta.
Una volta entrato il misterioso visitatore non si era avviato a fare i suoi bisogni, non
aveva aperto il rubinetto, non aveva fatto un bel nulla, era rimasto immobile
in silenzio, ma all’improvviso aveva spento la luce lasciandomi nella penombra
a malapena rischiarata da un sottile fascio di luce proveniente da una
finestrella in alto.
Improvvisamente cominciò a parlare e con un brivido riconobbi quella voce,
profonda, calda, devo dire che se la situazione non fosse stata quella mi sarei arrapato, ma quella voce apparteneva al mio peggio incubo: era il
nuovo direttore del settore informatico!
Sulle prime non riuscivo neanche a capire cosa dicesse, tanto ero terrorizzato
poi però mi resi conto che il tono era condiscendente e cercai di prestare
attenzione:
-…e se ti comporterai bene, il tuo segreto rimarrà un fatto esclusivamente
nostro, e poi diciamoci la verità, è proprio quello che desideri no?-
Il nuovo capo mi chiedeva di soddisfarlo in cambio del suo silenzio!
In effetti era un bel torello, spalle larghe, mascella squadrata e
sguardo potente, immaginavo avesse un bell’arnese nelle mutande, certo non era
una trans, ma in fin dei conti il mio desiderio più profondo era un grosso
cazzo che mi sfondasse.
Oltretutto quella situazione mi aveva eccitato, sentivo il mio uccello
ringalluzzito e pronto a sparare un bel po’ di sborra, così con la mano
tremante per l’emozione, girai la chiave dello stanzino e mi apprestai a
ricevere il mio ricattatore.
Il capo non si fece attendere, entrò spavaldamente, si era sganciato la patta e
mostrava un uccello mostruoso, lunghissimo e soprattutto di diametro
incredibile, rimasi al contempo affascinato e terrorizzato, ma il porco non mi
diede il tempo di riflettere.
Avrei voluto prenderglielo in bocca per bagnarlo e contemporaneamente
rilassarmi un po’ ma il capo, molto più robusto di me, mi girò spingendomi la
testa nella tazza del water, ed incurante delle mie implorazioni, quasi mi
strappò i calzoni e mise all’aria aperta il mio culetto vergine.
Nell’arco della mia vita ho provato molti tipi di dolore, ma quella sensazione
di lacerazione dei tessuti, di squartamento e al contempo di invasione non la
dimenticherò mai, quel pazzo sadico mi infilò il suo enorme bastone fino a
trapanarmi le budella, completamente a secco, tappandomi la bocca per impedire
che le mie urla di atroce dolore destassero attenzioni indesiderate.
Cominciò a sfottermi senza pietà uscendo quasi tutto dal culo e poi
spingendomelo di nuovo fino in fondo, mentre mi chiamava a sangue mi teneva la
testa nel cesso apostrofandomi con ogni genere di improperio:
-dai prendilo in culo che ti piace, godi lo senti questo cazzone che ti fotte?
…aaah, sei una zoccola in calore, ti sfondo, ti squarto, ti piace il cazzo, e questo sentilo tutto…
Mentre mi chiamava mi asseatava dei colpi feroci a mano aperta sulle natiche,
mi pizzicava quasi a sangue, mi ficcava le dita fino in gola, provocandomi
conati che faticavo a reprimere.
Improvvisamente però, mi resi conto di avere l’uccello in tiro, e che dalla
spaccatura alla sommità della rosea cappella sgorgava un bel po’di liquido
prespermatico, cominciavo ad avvertire una sensazione di calore che mi
avvolgeva e le pareti anali pian piano abituatesi a quell’imperiosa cavalcata,
cominciavano a contrarsi pulsando aritmicamente ed assecondando le spinte di quel superbo membro.
In breve le urla di dolore si tramutarono in gemiti di piacere, e cominciai a
desiderare di essere riempito sempre di più, lo imploravo di spingere più
forte mentre alzavo lussuriosamente il culo per permettergli di trapanarmi più
a fondo.
Ogni schiaffo, ogni pizzico non faceva altro che regalarmi un’eccitazione più
profonda, e mentre mi tirava i capelli e mi spingeva quasi fino a contatto con
il lurido liquido della tazza del cesso, cominciai a masturbarmi furiosamente
in preda ad una trance goduriosa che aveva cancellato ogni cosa intorno a me
eccetto il magnifico cazzo ben piantato su per il culo.
Venni come una fontana come non avevo mai fatto prima in vita mia, le
contrazioni rettali quasi spolparono il cazzo del mio sodomizzatore che decise
di regalarmi un’altra emozione e mi sfilò bruscamente il cazzo dal culo.
Sempre tenendomi per i capelli mi costrinse ad inginocchiarmi davanti al suo
bastone ormai violaceo per l’intensa inculata e me lo spinse tutto d’un colpo
in fondo alla gola cominciando una parossistica scopata in bocca che in breve
lo portò ad esplodere.
Mi riempì di bollente sperma fino agli occhi, mugolando per il piacere a lungo
trattenuto, e tenendomi le narici chiuse con le dita, mi costrinse ad
ingoiarne la maggior parte, spalmandomi il viso con quello che avanzava, bere
il suo gustoso sperma mi eccitò a tal punto da farmi ridestare il cazzo dal
torpore post orgasmico, e con il culo ancora pulsante per l’inculata appena
subita sborrai senza praticamente toccarmi raccogliendo il seme sulle dita e
leccandomele avidamente mischiando i due sapori nella mia boccuccia violata.
Non contento Franco decise di regalarsi un altro piacere proibito e indirizzò
il grosso cazzo, leggermente placato, verso la mia bocca piena di sperma.
In breve mi spruzzò addosso un litro abbondante di piscio caldo e salato che,
in preda ancora agli spasmi del godimento, mi affrettai a trangugiare senza un
attimo di esitazione.
Alla fine ormai esausto mi lasciò scivolare sul pavimento lurido del cesso con
il culo in fiamme per la prova cui ero stato sottoposto, ma appagato come non
ero mai stato prima in vita mia.
Da allora so che ogni volta che andrò a cercare qualche bella immagine trans
il mio seviziatore lo saprà, si è disposto l’ufficio in modo da avere
sott’occhio la porta del bagno, e quando decido di aver bisogno di una buona
razione di carne soda e calda su per l’ano, mi basta avviarmi con lo sguardo
un po’malizioso verso quella che è diventata la nostra alcova.



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19/05/2005 23:47

sergio

fantastica storia...violento.......ma molto eccitante..

18/02/2005 18:56

renni

interessante anche se un po' troppo violento.

11/09/2005 18:03

xz

leggendo la tua storia ho riempito il culo di sperma a un frocione come te.

10/02/2005 13:04

antonio

vorrei tanto provare dal vivo quello che hai provato tu.

04/01/2008 18:21

marco

ma che schifo quanti frocioni ci sono in giro!!!!!!

02/01/2008 22:40

mari

svendesi passeraaaa... vi capisco xchè in fondo ci piace la stessa cosa mhà regalasi passeraaaaa

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