• Pubblicata il 17/04/2006
• Autore: Ivana50

Primo giorno di lavoro - Imperia Trasgressiva

Era il mio primo vero giorno di lavoro, un lavoro finalmente a tempo indeterminato e perfsar vedere la mia buona volontà ero rimasto fin dopo l'ora di chiusura,: la decisione di smettere con quella giornata me l'avevano dato i primi sbadigli di soono o stanchezza, allora uscii dalla ditta come ultimo.
Fuori dalla ditta c'erano delle trans che battevano, tutte brasiliane, tutte belle ed aitanti, una di queste poi mi aveva apostrofato " hei frocetto, vuoi giocare con la tua padrona?" ricordo che la cosa mi aveva molto intimidito, questa trans era enorme, alta circa 1,90 senza tacchi, due tette della sesta misura e due gambe infinite e muscolose, mi aveva proprio fatto paura, quindi andai nel piu' breve tempo possibile alla mia auto e partii sgommando un pò: ad un tratto un tremendo acquazzone si scatenò ed in breve tempo le strade erano diventate dei veri fiumiciattoli, stavo giusto rallentando quando vedo un ragazzo chiedermi un passaggio, il mio sesto senso mi diceva di fermarmi e mi sono frmato, l'ho fatto salire e siamo partiti.
Il ragazzo un giovane sudamericano era già bagnato come un pulcino, allora ho acceso il riscaldamento ed ho diretto le bocchette tutte dalla sua parte, però stranamente l'aria non usciva allora ho invitato il ragazzo ad avvicinarsi il piu' possibile a me per potersi asciugare un pò; il ragazzo che si chiamava Carlos si mise quasi seduto sul cambio e con una spalla per bilanciarsi circondava il mio collo, praticamente mi stava abbracciando, questa cosa mi eccitava un pò visto anche che Carlos era veramente bello, un viso da indio molto giovane, capelli nerissimi che gli coprivano le spalle ma con un corpo piuttosto minuto e con un viso dolcissimo e leggermente effeminato, ogni volta che voltavo verso destra rischiava di venirmi addosso e difatti dopo una curva effettuata evitando un ciclista il ragazzo mi venne addosso, riuscii a fermarmi in un parcheggio; i nostri occhi si guardarono un pò spaventati ed un pò divertiti, scoppiammo a ridere ma dopo diventammo seri, molto seri, l'atmosfera si era riscaldata, i nostri volti erano vicinissimi, troppo vicini per resistere, le nostre labbra difatti di lì a poco si unirono in un bacio tenerissimo, il suo braccio circondava ancora il mio collo, praticamente ce l'avevo in braccio, ancora un pò ed i nostri baci diventarono sempre piu' ardenti, focosi, le nostre lingue saettavano nelle bocche, si baciavano, la sua lingua nella mia bocca e la sua nella mia, la nostra eccitazione si stava alzando a livelli di guardia, abbracciati stretti, sentivo distintamente l'umido che aveva indosso, ma non mi dava fastidio anzi, contribuiva a rinfrescare i bollori, poi una sua mano è discesa, mi ha slacciato i pantaloni e si è incuneata a palparmi il culo, poi prima con uno, poi due e poi tre ha infilato le sue dita nel mio culo, il mio respiro ha avuto un sussulto di piacere, allora si è seduto sul sedile di fianco al mio, io ho abbassato lo schienale, mi sono girato alla pecorina, lui mi si è messo dietro e prima di entrare in me ha iniziato a leccarmi e baciarmi orecchjie e collo, il ragazzo aveva preso le mie parti piu' erogene ed insisteva per farmi cedere, intanto con un leggera spinta era entrato in me, sentivo che ad ogni colpo entrava sempre di piu', ormai le sue palle sbattevano sul mio culo, allora il ritmo che prese si fece molto piu' intenso, ero sua, si mi sentivo sua, lui capii,"Mi sei piaciuto subito, mio bel ragazzo, ora sei qui con me, sei la mia donna prendi il mio cazzo, senti chre voglia ha di te"
"Si Carlos fammi tua, prendimi, sborrami dentro, sono tua, la tua troioetta in calore, voglio essere la tua donna, dai scopami, sono tua"
" Amore mio, mi fai felice, tu mi piaci moltissimo e sono felice di essere il tuo uomo, prendi, prendi"
Il ragazzo stava x venire, lo sentivo, i suoi affondi, la sua scopata aveva perso ritmo, ancora pochi colpi ed ecco che venne in modo estremamente copioso inondandomi il culetto.
Ormai mi sentivo sua, la sua femminuccia allora presi in bocca il suo cazzo e lo ripulii delle ultime gocce di sperma.
Una volta rimessoci a posto ricominciammo ad andare verso casa sua che per fortuna distava solo ikm. da casa mia, ma proseguimmo col suo braccio intorno al mio collo, ero la sua donna, e cosa incredibile la mia voce si era talmente immedesimata che era diventata proprio femminile.
Ci frequentammo ancora per due anni, lui mi presentava come la sua dona, difatti quando ero a casa sua o andavamo in discoteca mi vestivo come femmina, la sua femmina.
Una volta mentre eravamo a letto ci sorprese suo padre, non disse niente, si spogliò, venne a letto con noi e col permesso di Carlos, mi fece sua, mi scopò divinamente, era resistentissimo e mentre mi scopava si complimentava col figlio per la scelta, ne fui estremamente lusingata.
Diventai anche l'amante del padre di Carlos.
Purtroppo dopo due anni della nostra conoscenza dovettero tornare in Peru?, la sera prima della partenza, mi vestirono da gran vampo con vestito rosso, kolto corto, calze a rete con quepiere, scarpe con tacchi alti, trucco e parrucca, furono le ultime tre ore di sesso incandescente, il mio culetto continuava a riempirsi di sborra, ma alla fine tristi e piangenti mi salutarono.

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