• Pubblicata il 17/10/2004
• Autore: SOLOMEN

Moglie donata... - Imperia Trasgressiva

Siamo sposati da molti anni. Avevo letto un annuncio "giovane bello conoscerebbe tua moglie...chiama al cell.re..", e quell'idea mi girava sempre in testa, così per curiosità feci quel numero. Mi rispose una voce seria ma suadente e dissi che volevo contattarlo e conoscerlo.Ci demmo appuntamento in un bar e vidi che era elegante e raffinato.Mi rassicurò sulla sua vita e ci mettemmo d'accordo su come Egli avrebe potuto avvicinare mia moglie, orario e occasione.
Lo avrei richiamato all'indomani e mi lasciò il suo cellulare. L'idea mi tormentava e mi eccitava e accennai del fatto anche a Lei, che fece finta di non sentire, dicendomi che erano le mie solite fantasie:solo un sorrisino malizioso, ma che mi faceva capire che la cosa non le sarebbe dispiaciuta. Mi sentii incoraggiato e così richiamai il giovane "lover": gli dissi che di sera verso le 22.45 di tutti i Martedi andava a trovare la madre inferma e che io andandola a prendere in macchina avrei fatto in modo che Lui potesse incontrarla, anche perchè il posto era abbastanza isolato.Il patto era però che io potessi sentire tutto, partecipare insomma, e che per farlo Lui doveva tenere acceso il suo cellulare . Quella sera si scatenò un temporale, era fine Novembre
e quando Lei mi chiamò dicendomi di andarla a prendere da sua madre io Le chiese se poteva venirmi incontro per un tratto di strada così evitavo di fare il senso unico: avvisai il giovane, erano già le undici di sera e da lontano potei osservare che sotto l'ombrello Lei si era incamminata , quando le si avvicinò una macchina a fari accesi e subito dopo ripartì ma Lei non c'era più sulla strada. Ebbi un po di paura e provai a chiamare prima mia moglie sul suo cellulare e poi lui .Per 10 minuti squillava ma nessuna risposta. Finalmente dopo tentavi sentii che Lui mi rispose e mi disse che tutto era OK e che avrebbe lasciato il suo cellulare acceso in macchina, come ci eravamo accordati. Fu veramente una sorpresa e una gioia irrefrenabile mista ad eccitazione sentire che in macchina vi erano più voci maschili e lei che li pregava di non farle troppo male : sentivo i baci che le davano e che la succhiavano,chiamandola troia, e le dicevano a turno di rigirasi e lei che urlava ma piano ora dal dolore ora dal piacere. Immaginavo cosa le stavano facendo e quando sentiti che il cellulare era più vicino alla bocca di lei la sentivo godere, dicendo tra se, mio dio mio dio come è bello, misto a una sommessa smorfia di dolore tutte le volte che uno di loro le ordinava di stare rilassata e girarsi, mentre l'altro sicuramente la teneva con le cosce allargate e la possedeva anche lui, perchè sentivo : "allarga, allarga troia o ti facciamo più male".Dopo mezz'ora abbondante lui mi disse che me l'avrebbe riportata nel punto dove era salita e ci salutammo.Cosi andai a prenderla vidi che era stravolta ma aveva avuto il tempo di darsi una riodinata. Le dissi di scusare il ritardo e che la macchina mi si era fermata . Lei non fece una piega e mi rispose con la voce tremolante e gli occhi arrossati per ciò che aveva vissuto, che aveva immaginato e che era tornata a casa di sua madre ad aspettarmi.
Tornammo a casa e nel tragitto mi accorsi, guardano le sue gambe, seduta com'era sul posto accanto a me che continuava a colare un liquido biancastro e quando lei si toccava per fermarlo e non farsene accorgere, vedevo con la coda dell'occhio le sue mani tutte inzuppate. Facemmo finta di niente, così lei era beata e io soddisfatto.A casa io andai regolarmente a letto ma lei si intrattenne nel bagno per più di mezz'ora e feci finta di essermi addormentato dopo esermi fatto due seghe, le più belle della mia vita. L'unica curiosità che volli togliermi fu di sapere quanti erano gli uomini in macchina e per questo chiamando lui all'indomani, mi disse che erano tre ragazzi ventenni che l'avevano letteralmente riempita di un mare di sborra e che non avevano mai vista una donna così felice e troia in tutta la loro esperienza: in tre quasi non bastavano,spompati come si trovarono alla fine.

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