• Pubblicata il
  • Autore: Elly
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La sfida - Imperia Trasgressiva

Nel caos assordante della discoteca, il ritmo è come il suono di un martello onnipotente. Ad ogni suo colpo una moltitudine di corpi si muove nel fumo, nel calore, nel buio trafitto dalle luci e dagli effetti speciali, in una danza tribale che celebra la notte e il sesso.
Non sò da quanto tempo sto ballando, forse un'ora e mezza, forse di più.
E' una di quelle sere in cui le energie sembrano non finire mai, non finchè continuo a muovermi.
Il ritmo possiere il mio corpo, il martello è il mio padrone, il tomem dinanzi al quale mi prostro in adorazione.
La musica è assordante, stordisce ed esalta i sensi al tempo stesso.
E in questa frenesia, un corpo si unisce al mio al suono del ritmo.
E' una ragazza più grande di me, più formosa, più bella, più elegante e sfacciata nel vestire.
Ci muoviamo insieme, studiandoci come prima di un duello, cercando di capire chi sarà la più forte di noi due.
Non intendo cedere di un millimetro, non importa dove mi porterà questa sfida ma sarò io a vincerla.
Questo ci porta infine ad un corpo a corpo.
Lei si avvicina, attacca.
E lo stesso faccio io.
I nostri corpi si toccano, si sfregano l'uno contro l'altro.
Infila una gamba tra le mie, e io una tra le sue.
Siamo incastrate, muoviamo entrambe il bacino, ventre contro ventre, seno contro seno in una danza selvaggia che mima perfettamente un accoppiamento fra donne miei colpi sono violenti e decisi, sento il contatto tra la mia coscia e il suo sesso.
Lei invece rimane con la gamba tra le mie, si sfrega contro la mia fica senza darmi tregua.
Devo riconoscere che ci sà fare, mi sento improvvisamente sfibrata.
Perdo il ritmo ed è come scendere da una giostra dopo aver girato in tondo per ore.
Mi gira la testa, devo aggrapparmi a lei per non cadere.
Sorride, ha una provocante espressione di trionfo e malizia.
Ha ottenuto la vittoria, ma non mi arrendo.
Alcuni minuti dopo ci siamo chiuse in bagno, riprendendo la lotta.
Uniamo le labbra, la sua bocca è fuoco puro, la sua lingua è un serpente di carne che si attorciglia alla mia.
Sento le sue mani attirarmi a lei, le nostre gambe incrociarsi come poco prima e il suo sesso premere contro il mio.
Mi sento gemere, lei sorride e mi guarda mentre ci baciamo.
La nuova sfida è chiara ad tutte e due: la prima che avrà un orgasmo procurato dall'altra avrà perso.
Ce la metto tutta e respingo ogni assalto della sua lingua con la mia. La saliva che assaporiamo da una bocca all'altra cola dal mio mento e dal suo.
Le chiudo completamente la bocca con la mia, cerco di toglierle il respiro.
Ma non è facile fregarla, mentre io mi concentravo sul bacio sento le sue mani sui miei fianchi sollevarmi la gonna sulla pancia.
Cerco anch'io di tirarle su il vestito ma lei mi spinge contro il muro del bagno.
Con entrambe le mani le afferro l'orlo della sua
gonna all'altezza dei glutei e tiro sù con tutte le mie forze quasi strappando il tessuto.
Le sue dita già mi stanno massaggiando il clito, cerco di fare in fretta e lei ne approfitta per staccarsi dalle mie labbra e mordermi sul collo.
E' troppo!
Le mie dita finalmente riescono ad insinuarsi in lei, e le sue mi invadono ferocemente.
Ci masturbiamo a vicenda, la mia testa appoggiata sulla sua spalla e la sua alla mia.
I nostri gemiti si sovrappongono, non distinguo il suo ansimare dal mio.
Godiamo insieme, fottendoci a vicenda con le dita, urlando per il piacere che ci diamo reciprocamente.
E' un orgasmo talmente forte che esplodiamo insieme, venendo una tra le braccia dell'altra.
Sudate, sfinite e ansimanti, ci stacchiamo dopo aver goduto insieme di questo amplesso avuto a forza di scopate di dita.
E' molto più bella e sexy di me... ma almeno le ho tenuto testa.
Per stasera...

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