• Pubblicata il
  • Autore: Ulisse
  • Pubblicata il
  • Autore: Ulisse

La cognatina...a Capodanno 1a pt - Imperia Trasgressiva

La cognatina...a Capodanno! (1a parte)

Cari amici, eccomi qua a raccontare il seguito della mia storia che, molte volte, ripensandoci a freddo, sa dell'incredibile e fino a poco tempo fa avrei detto impossibile; tutto questo dimostra che non bisogna avere timori di fare approcci strani perchè come dice il saggio: "Ogni lasciata è persa" quindi senza tergiversare andiamo avanti.

Da quella sera, la notte di Natale per intenderci (vedi racconti precedenti) la mia vita è cambiata, o meglio non quella di tutti i giorni ma quella sessuale, perchè tutto quello che mi manca da una parte lo trovo dall'altra e cosa si vuole di più dalla vita? "Un Lucano" oh! scusate quella è un'altra storia! Dal giorno del mio arrivo, a casa dei suoceri per le festività natalizie, la mia cognatina, Lina, si stava preparando fisicamente (e deve lavorare un casino per questo), per apparire un po' meno racchia di quello che è, quindi, visita dall'estetista (che secondo me non capisce un tubo), parrucchiera, lampados ecc. ecc. Dopo l'accaduto di Natale ho notato un intensificamento delle procedure di restauro, forse per cercare di migliorarsi nei miei confronti poiché io la prendo sempre in giro, o meglio, prendevo, perchè ora se ne viene fuori con le battute, dette di nascosto, anche davanti agl'altri, del tipo: "Dici che sono racchia ma ti piace il mio culo...porco!" ed altro ancora, e quindi lo faccio un po' meno. Una sera, mentre si vedeva la televisione, io mi ero appartato in camera sua con la scusa di sistemarle il computer, lei mi si avvicina, mi si siede sulle mie ginocchia a faccia a faccia e sollevandosi il "pile", un po' grande che arrivava a mezza coscia, la vidi completamente nuda, mi sbatte una tetta in bocca e mi chiese: "Che cosa fai quest'anno a Capodanno, porco?" Io gli dissi: "Non lo so ancora, perchè?" sapendo benissimo dove voleva andare a parare. "Lo passi con Monica, sua sorella nonchè mia moglie così te la scopi o preferiresti cambiare minestra? disse lei. "Forse, magari la scopo al veglione e poi quando ritorno o in camera o in tavernetta perchè? "Senti, brutto porco, perchè non t’inventi una scusa, la sganci ed al suo posto non scopi me?" La troietta aveva abboccato, io era da tempo che pensavo a come fare per liberarmi ed aspettavo solo una sua conferma ed eccola qui, servita su di un piatto d'argento. "Non so, forse, vediamo, chissà!" le risposi e lei in tutta fretta mi disse: "Vedi di non pensarci troppo" intanto si alza, si abbassa il pile sulle tette, e poi con una mossa felina, alza la gamba sinistra e la tiene con una mano facendo una spaccata in verticale all’Herter Parisi (qualche anno di danza classica e palestra sono serviti a qualcosa) e, siccome ero seduto, mi mette la sua figa in bocca, tutta bagnata perchè la troia mentre mi parlava si toccava, e mi disse: "Vedi se questa ti fa ragionare, porco!" ed io da buon formichiere gliela ispezionai a dovere ripulendola per benino, con il dito la penetravo e poi succhiavo tutto il suo umore, al tentativo di ispezionarle il buchino, lei mi fermò e mi disse: "Quello a Capodanno, casomai! Porco!" poi si ricompose, le chiesi di andarsene perchè si stava rischiando grosso, e lei tornò a vedere la televisione.

Organizzai la balla più grande che si poteva inventare (non ve la racconto perchè diventerei lungo e noioso) e con una scusa ineccepibile, io, la mattina del 31 Dic. dovevo rientrare improvvisamente a casa (a 180 Km. di distanza) in quanto era scattato l'allarme del mio studio e c'era la porta scassinata. Anche la troietta doveva partire quel giorno per il Capodanno in montagna con le amiche (guarda che combinazione!!!) e ci lasciammo in tempi diversi per non sospettare nessuno. Salutati tutti, a distanza di un paio d'ore ci troviamo in un bar della città vicina ed io nascosto, la vedo arrivare accompagnata dall'amica complice, con in mano la borsa della palestra. Appena sola, mi avvicino, la saluto e le chiedo cosa si era portata per il Capodanno, lei apre il borsone e sbirciando io dico "C'è un cazzo qui dentro" E lei di tutta risposta mi dice: "Ci sono qui io, non basta?" Io, incazzato le affermo che, va bene scopare ma il divertimento? Io avevo organizzato tutto per bene per la sera, e quindi doveva solo seguirmi, accontentarmi, ed avrei pensato tutto io. Saltiamo sul mio fuoristrada V8, ci fiondiamo sull'autostrada ed in meno di un'ora siamo arrivati nella mia città. Siccome avevo già organizzato tutto, la porto da un mio carissimo amico parrucchiere e con accordi prestabiliti gli chiesi di procedere alla trasformazione (come nella trasmissione "Il brutto anatroccolo"); sarei arrivato poi a prenderla previa telefonata, salutai e me ne andai.

Mi precipitai, prima dell'orario di chiusura mattutino, nel mio negozio sexy-shop preferito per fare acquisti, e mi feci consigliare da una pornostar che combinazione era lì presente a fare da ospite, la quale mi consigliò sull'acquisto in funzione alla serata. Comprai un paio di scarpe di vernice nera a decoltè con il tacchetto metallico a spillo e sapendo che porta il 39 (che piedino da Cenerentola!) alto 12 cm. e, siccome sono un po' feticista già mi si stava indurendo il cazzo pensando a quando le avrebbe calzate; poi un paio d’autoreggenti velate nere perchè con il vestito scelto, il reggicalze richiesto da me non si poteva mettere in quanto si sarebbe visto e non stava bene, un micro tanga rosso-trasparente per l'occorrenza con filo interdentale posteriore e la fessura dal davanti. Il vestito che ho preso secondo il suggerimento della pornostar, affermare che è sexy e dir poco, la tipa se ne intendeva ed alla richiesta di indossarlo per vedere come le stava, io non potetti che acconsentire. Lei era già vestita in modo provocante ma quando uscì dal camerino e la vidi con il vestitino addosso, tacchi alti, gambe lunghe tornite, abbronzata e con due tette da urlo (sicuramente finte notando la consistenza) la mia eccitazione arrivò al culmine, lei mi chiese passandomi vicino come se stesse sfilando: "Come mi sta? Ti piace?" e portando la mano sulla pacca dei pantaloni mi tocco il pacco trovandolo ben in tiro e mi disse: "Penso proprio di sì" ed io annuii. Era di colore turchese scuro, di materiale sintetico un po' elasticizzato con dei riflessi luccicanti che lo facevano brillare sotto agli "spot" alogeni del negozio, al tatto sembrava di raso o di seta era morbidissimo e leggerissimo ma non trasparente e quindi non volgare, era abbastanza corto, rimaneva attillato attorno al culo e dalla vita in su sul davanti c'era solo una fascia larga appena per coprire le tette (che alla pornostar uscivano nei pressi della attaccatura) la quale partiva da una tetta, girava intorno al collo e riscendeva sull'altra mentre sul posteriore lasciava scoprire tutta la schiena fino quasi ad intravedere lo spacco del sedere. "E' mio, lo prendo" dissi alla tipa e lei ritorno’ nel camerino a cambiarsi.
Nel frattempo curiosai nei vari scaffali dell'oggettistica e presi un paio di cose e la tipa ritornando mi disse: "Prevedo una seratina molto speciale, vero porcellino?" ed io un po' imbarazzato risposi di sì. Andai alla cassa, pagai e uscii.

Andai subito dalla mia estetista a farmi un lettino abbronzante, con una maschera al viso per una pulizia approfondita e poi corsi dal mio amico "Figaro" (per la privacy!) a sistemarmi i capelli. Appena finito non tardò la telefonata di Lina che aveva finito e dovevo andare a recuperarla. Salutai e partii. Appena la vidi non potevo credere ai miei occhi, non l'avrei mai riconosciuta, truccata in modo superlativo, leggero come avevo chiesto io ma efficace, senza occhiali ma con lenti a contatto (quelle usa e getti, economiche ma soprattutto comode in quanto se non le sopporti le togli e poi le butti) con una bella parrucca (con carrè, mi pare si dice) nera corvina, alla Valentina per intenderci e siccome lei era bionda non naturale il cambiamento era radicale. Da racchia che era mi sono dovuto ricredere, tutto sommato faceva la sua porca figura poi col vestitino che avevo comprato era tutto un programma. Lei mi chiese. "Ti piaccio così? Sono abbastanza porca...porco?" e ridargli, con sto porco. "Si, può andare" le dissi giusto per non sbilanciarmi altrimenti si sarebbe montata la testa e lei prendendomi la mano, scostò i pantaloni e si mise la mano sulla passera e notai che se l'era fatta rasare completamente come le avevo chiesto scherzando al nostro primo incontro, già ne aveva pochi di peli ma così era sublime (io per le fighe rasate vado matto). "Possiamo andare, a proposito dove andiamo?" mi chiese; "Sorpresa" le risposi e salimmo in macchina: destinazione Riviera e più precisamente "Montecarlo", passai per casa a prendermi due cose e partimmo.

Presi l'autostrada e come un razzo mi diressi verso la località prescelta, nel frattempo telefonai a casa per assicurare a tutti che il danno nel mio studio non era grande ma dovevo provvedere a sistemare le cose e mentre parlavo a mia moglie, la troietta seduta al mio fianco si era tolta i pantaloni e con le gambe aperte sul cruscotto si stava toccando la passera che nel frattempo si era bagnata e cercava di prendermi la mano per farsi toccare ma io dovevo guidare, parlare al telefono e masturbarla, che casino! Per fortuna ho tutti i vetri oscurati altrimenti nei sorpassi ai camionisti chissà cosa avrebbero visto e forse chissà che incidenti! In un amen raggiungemmo la frontiera e in mezz'ora, passata Mentone arrivammo al Principato di Monaco con destinazione Casinò del Lowes (mi pare si scriva così, comunque è quello dove c'è la curva omonima del circuito di F1), amici, ve lo consiglio, non è affatto esoso per il posto che è anche perchè è più alla buona (per modo di dire) del Casinò Municipale che è per i ricconi, basti vedere le macchine parcheggiate, e tra le Rolls, Bentlhey, Ferrari, Lamborghini ecc. il mio Grand Cherooke quasi quasi sfigurava. Al Lowes si può entrare senza la cravatta e quindi per me è più alla buona; mi feci parcheggiare l'auto e, presi i pochi bagagli ci portarono alla camera prenotata, bellissima, non esagerata per via dei costi, ma quasi all'ultimo piano con la vista del golfo che era meraviglioso e lì ci mettemmo in libertà.

La cagnetta, vista la situazione che nella sua vita sicuramente non era mai successa, era già in calore, era in astinenza di cazzo dal giorno di Natale e quindi incominciò a spogliarsi senza nemmeno aspettare che l'inserviente se ne andasse, il quale mi sorrise, si prese la mancia ed alzò i tacchi. "Vieni qua, porco!" mi disse ed io seccato (per modo di dire) le risposi: "Senti troietta, per oggi sei tu la mia cagnolina e fai quello che ti dico io, intesi?" tanto per chiarire le idee, e lei, quasi da bastonata mi rispose: "Va bene ma non ti incazzare, porco!". "Visto che ho fatto tutto questo casino per essere quì vedi di guadagnartelo il mio cazzo, OK? dissi e presi dalla mia borsa una parte delle cose acquistate al sexy-shop; "Mettiti queste cose" e le sporsi le scarpe ed un completino tanghino-reggiseno nero (il tutto stava in una scatoletta grande quanto un pacchetto di sigarette) che mi ero messo per sbaglio in tasca (si fa per dire) e fammi vedere come stai. Alla vista dei regali rimase di stucco, nel vedere le scarpe mi disse che i tacchi non li aveva mai portati ed io le risposi che c'è sempre una prima volta e la invitai a proseguire. Entrò in bagno ed in un attimo fu pronta, quando uscì stentavo a riconoscerla, sembrava una di quelle escort che si vedono su internet da 1000 Euro a notte o 2500 Euro a week-end, bella abbronzata, tra le scarpe con i tacchi ed il tanga sgambatissimo sembrava che avesse 2 metri di coscia, e che cosce, le sue tette da urlo stentavano a rimanere sotto il reggiseno (si fa per dire) talmente ridotto che non reggeva un cavolo di niente anche perché non ce n'era bisogno, io ero sul letto solo con un paio di boxer, lei, camminando impacciata a causa dei tacchi si avvicinò, mi si mette davanti con le gambe un po’ aperte, con le mani sui fianchi e con aria di sfida mi dice: "Allora, come mi trovi, porco!; sono ancora racchia come mi dici sempre?" Io con un balzo mi sedetti sul bordo del letto, la feci avvicinare, come un polpo mi attacco alle tette ed incomincio a baciarle e leccarle l'ombellico, poi comincio ad accarezzarle la schiena usando i polpastrelli ed anche le unghie, infine scendo sui fianchi e con l'agilità di un mariuolo gli abbasso il tanga e sfilatolo dalle gambe lo annuso, lo porto alla bocca e sento che è fradicio del suo umore. Era bagnata fradicia, allora le dissi di abbassarsi ed incominciare a succhiarmi il cazzo, lei si inchinò per prendermelo in bocca e davanti a me si presentava un paesaggio fantastico, vedevo la sua nuca e sentivo la bocca riempirsi del mio arnese che era diventato come il ferro, mentre le guardavo il culo con le mani le spingevo il cazzo in gola e sentivo che a volte aveva qualche gonato ma non importa, alle sue spalle, di fronte a me c'era un grande specchio dal quale si vedeva il resto del paesaggio, le scarpe, i polpacci, le cosce, la figa ben depilata, il buchino ed il resto del culo. Con le mani, dalla testa passo sulla schiena per poi finire sulle natiche, le accarezzo, le schiaffeggio dolcemente, con un dito sondo la fessura, oltrepasso il buchino e lo affondo nella figa fradicia. Lei gemeva, ma aveva la bocca piena, io al limite di sopportazione urlando gli vengo copiosamente in gola, lei dopo aver succhiato per bene si soleva, mi guarda in faccia e da grand porcona socchiudendo le labbra fa fuoriuscire lentamente lo sperma dai due lati della bocca in due rivoli che scendevano verso il basso, mentre stavano per cadere li raccoglie con le dita spalmandoseli sulla faccia e dopo un po' e, dopo aver ingoiato tutto mi dice: "Vedo che ti è piaciuto, porco! Ed a me adesso?"; "Non ti preoccupare che ce n'è anche per te!" le risposi.
Scivolai giù dal letto e mi trovai faccia a faccia con la sua figa, lei era sempre li, con le gambe divaricate ed il culo in vista che scorgevo da terra guardando lo specchio, con la lingua le ripassavo la figa, leccavo tutto, cercavo di penetrarla con la lingua e sentivo che le piaceva perchè tentava di abbassarsi per schiacciarmela sul viso. Mentre mi concentravo sul clitoride la penetravo con un dito, poi con due, lei gemeva di piacere e continuava a succhiarsi le dita ancora piene del mio sperma, poi presi un fallo di lattice che avevo preventivamente nascosto sotto il copriletto e dopo averlo umettato con i suoi umori e con la mia saliva cominciai l'affondo. Lei lo notò e con mia meraviglia non disse niente, anzi, forse il solito: "Che porco che sei!", e mentre gemeva io continuavo a scoparla col fallo, uscivo, entravo col dito, poi rientravo col fallo infine senza che se ne accorgesse con tutto il cazzone finto dentro gli infilo il dito fradicio nel culo. Un urletto di dolore poi la copiosa goduta, fiotti di sborra uscivano dal clitoride e fiondavano in parte sul mio viso, mi chiese di liberarla dal fallo ed io accontentandola incominciai a ripulirla con la lingua, con le mani mi prese la testa premendola sul suo sesso implorandomi di smettere che aveva goduto non so quante volte ed ora le faceva un male boia.

Spossati dalla stupenda goduta ci buttammo prima sul letto per riprendere le forze, poi sotto la doccia ed io le dissi che la festa era solo incominciata, che il bello sarebbe dovuto ancora arrivare, la serata era lunga come ancor di più la nottata, per lei ci sarebbero state ancora delle belle sorprese che neanche si immaginava, e assolutamente non si aspettava cosa le sarebbe successo! Ritornati sul letto, col telefono chiesi alla Hall di chiamarmi verso le 19,30 ed accoccolati sotto le lenzuola dapprima Lina si addormentò, poi io dopo vari pensieri del tipo cosa ci sarebbe stato dopo.
Voi amici volete sapere quello che è successo dopo? Spero di sì, abbiate un po’ di pazienza perché per scrivere ci vuole un sacco di tempo e lo farò al più presto, inoltre, spero di non avervi annoiato con la lungaggine della storia e v’invito sempre su questo link a leggere il seguito.

A presto, Uli. (continua.....)

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!
18/05/2005 15:40

Michele

Fantastico..mitico!!!!

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati