LA BADANTE RUMENA - secondo tempo - Imperia Trasgressiva

LA BADANTE RUMENA - secondo tempo - Imperia Trasgressiva

UTENTE: AVV. 1691
STORIE DI VITA - TRADIMENTI

LA BADANTE RUMENA - secondo tempo

Lei mi ha guardato l'uccello fingendo imbarazzo, ma non ha detto nulla. Non voleva certo farsi scappare l'occasione che aspettava da tanti mesi.
- Senti Domnica... io..
- No c'è bisogno di spiegare, io voglio come te...
L'ho afferrata per i fianchi e l'ho baciata in bocca con tutta la lingua che avevo a disposizione, palpando le sue mammelle grosse e cadenti ed il suo culone appetitoso. Le ho tolto la vestaglia e l'ho leccata in ogni centimentro del corpo. Aveva un buon sapore, solo la figa, slabbrata e senza peli, emanava un cattivo odore di acido misto ad urina. Lei era felice, ansimava e, sotto le tettone, il cuore batteva forte. Finalmente si sentiva non solo una badante, ma una donna ancora una donna.
- Grazie... aim più vecchia te, tanto sola, tanti anni no faccio sex, scusa me. Vuoi prendo lui in mia bocca?
- No Domnica, no, tu non sei una puttana. Io ti desidero, ma sono un uomo sposato e questo dovrà rimanere un segreto tra noi due e, se lo dirai a qualcuno, io negherò sempre e sarò costretto a licenziarti. Io voglio restare con mia moglie ed i miei figli. Se vuoi, potremo fare un po' di sesso ogni tanto, però senza legami o promesse per il futuro. Hai capito bene?
- Da, capito tua situazione. Io d'accordo... solo un po' sex ogni tanto. Ora metto lui in mia bocca?
- Ok, ma mettiamoci comodi. L'ho presa per mano e siamo tornati nel salotto. La suocera dormiva al piano di sopra e, siccome usa il sonnifero, non l'avrebbero svegliata nemmeno le cannonate. Mi sono seduto sul grande divano angolare ed ho messo un cuscino sul pavimento, sotto le sue ginocchia.
- Grazie, tu molto gentile...
- E tu sei una gran bella figa. Come si dice "tu sei una gran bella figa" in rumeno?
- "Esti o femeie mare"...
Ha risposto lei ridendo e spostando l'uccello mezzo fiappo con le dita, per baciare e leccare meglio i coglioni.
- Allora te lo ripeto: "Esti o femeie mare!"
Col mio uccello in bocca, si stava eccitando come una scrofa. Così tanto che le gocce di unto di figa scendevano giù, trapassavano il salvaslip e inzuppavano le sue mutande. Così le ho detto di mettersi sul divano, gliele ho tolte e l'ho montata da davanti. Lei sudava e gridava:
- Ooooh... grazie... sto venire... sto venire...
Ma invece non veniva mai. Allora l'ho tirato fuori e l'ho girata a quattro zampe, come una pecora, e gliel'ho infilato nel culo così, a freddo, solo con l'unto della sua stessa figa. Lei brontolava qualcosa in rumeno e non capivo se si lamentava o godeva. Ho capito che godeva solo quando ha urlato e le ho tappato la bocca (ve be' la suocera sorda, ma non volevo rischiare). Mi sono concentrato per sborrare in fretta e l'ho pompata senza ritegno per altri due minuti, finchè ho svuotato il serbatoio dentro la caverna del suo culo.

FINE

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